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Tecar terapia

La Tecarterapia è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.

A che cosa serve

In ambito medico, la Tecarterapia trova largo impiego nel recupero da infortuni, quali distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei, distrazioni legamentose e problemi articolari; nel trattamento di patologie muscolari e osteoarticolari, come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, lombalgie, sciatalgie, artrosi e infiammazioni osteoarticolari; nei programmi riabilitativi post-operatori, come per esempio dopo gli interventi chirurgici per l’inserimento di una protesi.
Le zone anatomiche del corpo umano che meglio si prestano al trattamento tramite Tecar sono ginocchio, spalla, anca, caviglia, piede, mano, polso e colonna vertebrale.

Quali sono i vantaggi della Tecar terapia rispetto alle altre terapie?

I risultati apprezzabili in relativamente poche sedute, la grandissima precisione sul bersaglio da trattare, effetti positivi anche su tessuti molto profondi, assenza di controindicazioni ed effetti collaterali di rilievo.

Quale è la modalità d'uso della Tecar?

Il dispositivo Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva. La modalità capacitiva è indicata per il trattamento di problematiche a livello dei tessuti molli, con una bassa resistenza alla corrente, come i muscoli, la cute, il tessuto connettivale, i vasi sanguigni e i vasi linfatici.
La modalità resistiva, invece, è ideale per il trattamento di danni a livello di tessuti con un’alta resistenza al passaggio di corrente, come le ossa, le articolazioni, i tendini, i legamenti, le cartilagini ecc.

Quali sono gli effetti della Tecar?

Gli effetti biologi, prodotti dalla Tecarterapia, sono tre e consistono, brevemente, in:

  • Incremento del microcircolo
  • Vasodilatazione
  • Incremento della temperatura interna

Secondo anche i risultati di numerosi studi scientifici condotti a riguardo, il raggiungimento di tali effetti dipende dalla quantità di energia (livello energetico) che il dispositivo Tecar, per mano del terapeuta, trasferisce alle piastre. Infatti, per ottenere un incremento dei microcircolo, il terapeuta deve impostare lo strumento a un basso livello energetico (atermia); per ottenere la vasodilatazione, deve lavorare a un livello energetico intermedio (medio-termia); infine, per ottenere un incremento della temperatura interna, deve regolare il dispositivo in maniera tale che eroghi un alto livello energetico (ipertermia).
In sostanza, quindi, i livelli energetici sono tre e a ciascuno di essi è associato un effetto biologico diverso.

Quanto dura una seduta di Tecar terapia?

Salvo imprevisti, una seduta di Tecarterapia dura generalmente tra i 20 e i 30 minuti; sulla durata di una seduta di Tecarterapia incidono fattori, quali: l’area anatomica di trattamento, la modalità di utilizzo dello strumento e la patologia da curare.

Quali risultati produce la Tecar terapia?

Diversi studi clinici, basati anche sulle testimonianze dirette dei pazienti, hanno dimostrato che la Tecarterapia è efficace; essa, infatti, riesce nell’intento di accorciare i tempi di guarigione di patologie traumatiche, muscolari od osteoarticolari sia acute che croniche.In linea generale, gli effetti della Tecarterapia sono apprezzabili dopo un ciclo di 5-10 seduteravvicinate nel tempo.
È doveroso puntualizzare, tuttavia, che esistono condizioni per le quali è necessario un ciclo più lungo o sedute di mantenimento a cadenza periodica.

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Usi più comuni della Tecar terapia

  • Patologie muscolari:

Contratture

Stiramenti o strappi

Contusioni

Edema

  • Patologie dolorose della colonna:

Lombalgie

Dorsalgie

Cervicalgie

  • Patologie della spalla:

Tendinite e tenosinovite della spalla

Tendinopatie inserzionali

Capsulite adesiva

  • Patologie del gomito:

Epicondilite

Epitrocleite

  • Patologie del polso e della mano:

Tendiniti e tenosinoviti della mano

Tendiniti e tenosinoviti del polso

Rizoartrosi

  • Patologie dell’anca:

Coxartrosi

Borsite

Pubalgia

  • Patologie del ginocchio:

Condropatia rotulea

Gonartrosi

Esiti di lesioni traumatiche dei legamenti crociati anteriore e posteriore

Distorsioni

  • Patologie della caviglia e del piede:

Esiti di fratture

Distorsioni

Fascite plantare

Tendinite achillea

  • Riabilitazione post-chirurgica